La sicurezza sul posto di lavoro rappresenta uno degli aspetti più importanti in ambito produttivo ed il ruolo del datore di lavoro è naturalmente cruciale affinché tutto sia in regola e la salute dei lavoratori sia tutelata in ogni sua forma. Il suo compito è mettere in atto tutte quelle operazioni di adeguamento, messa in sicurezza e protezione degli operatori ma tra le competenze necessarie risultano inevitabilmente anche le procedure di primo soccorso in caso di incidenti.
Occorre a tal proposito distinguere le definizioni di Pronto Soccorso e Primo Soccorso. Mentre il pronto soccorso è appannaggio esclusivo del personale medico specialistico che interviene in caso di problemi, la definizione di primo soccorso prevede “l’insieme degli atti che personale non medico può eseguire in attesa dell’arrivo di personale più qualificato”; come è facile intuire, si tratta proprio delle procedure che il datore di lavoro (o chi, all’interno dell’azienda, viene identificato come responsabile) deve preventivamente conoscere e mettere in pratica tempestivamente prima dell’intervento dei sanitari. Inutile porre l’accento sulla fondamentale importanza di queste procedure, insieme a tutte le operazioni preventive di messa in sicurezza collettiva ed individuale già adottate in azienda.
Il datore di lavoro e gli incaricati come responsabili non devono però improvvisarsi medici o infermieri. La procedura di preparazione infatti è prevista dal D.lgs 81/08 ed è definita nei dettagli negli “Accordi Stato Regioni del 21/12/2011” entrati in vigore dal 26 Gennaio del 2012. Il primo passaggio è rappresentato dalla nomina di uno o più responsabili sicurezza, a seconda delle esigenze e del numero dei dipendenti, una nomina che non può essere rifiutata dal dipendente, non prevede alcuna retribuzione aggiuntiva e dev’essere effettuata tenendo in considerazione l’idoneità psicofisica e la preparazione del lavoratore incaricato, oltre che la sua disponibilità.
Una volta individuato il responsabile è necessario offrirgli un’adeguata formazione, che potrebbe rivelarsi cruciale nel momento di necessità. La preparazione è strutturata in due parti, una teorica ed una pratica, ed è affidata a personale medico, in collaborazione con il Servizio Sanitario Nazionale e con l’ausilio di personale specializzato laddove ve ne sia la necessità. La durata ed i contenuti del corso però non sono uguali per tutte le aziende, dipendono infatti dalla classificazione dell’azienda ed sono stabiliti con precisione dal Decreto Ministeriale del 15 luglio 2003, n. 388. Sarà necessario successivamente ripetere il corso con cadenza triennale, tranne nel caso in cui il datore o il responsabile designato non abbiano frequentato un altro corso di durata e contenuti analoghi.